L'ARCHITETTO RISPONDE:PARQUET - Guida alla scelta


Nel corso degli anni la scelta di un pavimento in parquet e' diventata sempre piu' frequente  per impreziosire gli ambienti, sopratutto grazie  alla straordinaria capacita' di questo materiale di rendere gli interni eleganti, caldi e accoglienti.
La scelta del parquet piu' adatto alle singole esigenze dipende da molteplici fattori, ma fondamentalmente sono rilevanti da un lato il gusto personale rispetto al colore (essenza) e alla finitura del legno (sbiancata,deccapata,anticata,etc...), dall'altro il fattore economico che incide in maniera piu' o meno rilevante a seconda della tipologia scelta di parquet.


PARQUET IN LEGNO MASSELLO (TRADIZIONALE) - PARQUET  PREFINITO

Le due tipologie di parquet sopra menzionate sono di fatto quelle piu' diffuse e la differenza sostanziale tra le stesse consiste nel fatto che mentre i listelli di parquet in legno massello sono formati in tutto il loro spessore solo da legno nobile intagliati da un unico blocco di legno spesso fino a 22 mm., quelli di parquet prefinito hanno solo lo strato superficiale in legno nobile (spessore variabile dai 3.0 ai 4.0 mm.) incollato ad un supporto di legno povero o in multistrato, che e' importante conoscere perche' determina sia la stabilita' del legno sia la differenza di prezzo.
I supporti in vero legno possono essere in:
  • Betulla - e' il supporto per eccellenza e quello che garantisce migliore stabilita' al prodotto; viene fornito montato a "strati sovrapposti" in modo da garantire ottime prestazioni meccaniche. Generalmente viene utilizzato, dato il costo elevato, da case produttrici di eccellenza, prima fra tutte Listone Giordano .
  • Abete e Pioppo - Sono al momento i tipi di supporto piu' diffusi per i parquet stratificati perche' garantiscono una buona stabilita' e possono essere montati anche su riscaldamento a pavimento a temperatura controllata.
  • Frassino e Pino - sono utilizzati sopratutto per parquet di tipo economico, del tipo "fai da te", e hanno costi molto contenuti.
I supporti possono essere anche in derivati del legno come MDF o HDF, ma sono sopratutto utilizzati per i pavimenti in legno laminato impiegati essenzialmente per le attivita' commerciali dove sussiste un elevato livello di usura da calpestio.
Gli spessori del parquet prefinito variano dai 7 ai 14/15 millimetri (mm. 4 di strato nobile) e i listoni raggiungono lunghezze da 180 a 220 cm. e larghezze da 18 a 20 cm. 
Lo spessore invece del parquet tradizionale puo' andare da 10 mm. a 22 mm., mentre le lunghezze possono essere comprese tra 220 mm. e 2000 mm.

(Listello di legno massello)

(Listello di legno prefinito)
Il legno prefinito risulta essere piu' resistente, piu' facile e meno costoso da posare, infatti a differenza del parquet tradizionale che dopo la posa deve essere sottoposto ancora a levigatura e verniciatura manuale (almeno 2 mani), il legno prefinito e' trattato industrialmente con 6-7 mani di vernice che ne aumentano la resistenza ai graffi.

Generalmente per un parquet tradizionale la prima lamatura deve essere fatta entro i 10-15 anni successivi alla posa, termine che arriva anche a 20-25 anni per il parquet prefinito.
Il parquet prefinito e' piu' facile da posare perche' subito pronto da calpestare, comodo, pratico ed affidabile; il ciclo di posa dura da 1 a 3 giorni, mentre quello per il parquet tradizionale puo' arrivare anche a 40 giorni.
Il parquet tradizionale può essere incollato al pavimento oppure posato con chiodi su un fondo in travetti. Quest’ultima soluzione comunque viene scelta solo nel caso di listelli molto lunghi o qualora occorra ripristinare il massetto compromesso; si consideri inoltre che in quest’ultimo caso la caratteristica del pavimento così ottenuto è quella di scricchiolare leggermente.
Nel caso del parquet tradizionale solo dopo la posa e i successivi passaggi di levigatura e verniciatura si potra' visualizzare l'effetto finale di colore e lucentezza del legno, mentre il parquet prefinito si mostra per le sue caratteristiche prima della messa in opera, salvo un naturale processo di ossidazione,per effetto della luce, di alcune essenze di legno che portano poi i listelli a diventare piu' scuri.
La messa in opera del parquet prefinito e' invece molto piu' semplice e pratica, si puo' optare anche in questo caso per la posa tramite "incollaggio" o, soluzione sempre piu' richiesta e diffusa, la posa "flottante".
Questa tipologia di posa si effettua mediante l'applicazione, su un pavimento bene in piano, di un tappetino di poliuretano espanso da mm. 2, a funzione fonoassorbente e, se necessario, di un foglio di plastica apposito per prevenire eventuale umidità.
Successivamente si appoggiano i listoni di parquet, forniti di incastro maschiato da incollare, procedendo a coprire gradatamente l'intera superficie destinata alla posa.
Questa soluzione e' consigliata, per esempio, a chi è in affitto e vuole posare il parquet, oppure semplicemente vuole portarselo via una volta che lascia l'abitazione (è fattibile anche se si perde almeno il 15-20% del materiale), oppure chi ha sotto un pavimento pregiato e gli dispiace rovinarlo definitivamente posandoci sopra il parquet.
(Posa parquet tradizionale con incollaggio)
(Lamatura parquet tradizionale)
(Verniciatura parquet tradizionale)
(Messa in opera parquet prefinito con materassino fonoassorbente)
Chiaramente, proprio per la molteplicita' di passaggi che interessa il processo di posa del parquet tradizionale, questo risulta essere piu' costoso rispetto a quello del parquet prefinito.
Fattore essenziale che incide sul costo del parquet oltre alla tipologia e' sicuramente l'essenza del legno e la sua scelta.




La scelta di una specie legnosa è dettata soprattutto dal gusto personale, il parquet offre un’infinita varietà di toni, che vanno dal chiarissimo acero d’ispirazione nordica allo scuro merbau, decisamente di tendenza. Le varianti cromatiche vengono poi ampliate dal gioco delle venature, molto evidente per esempio nell’olivo e nel larice. bisogna tener presente che la magiorparte dei legni tendono a scurire leggermente col tempo per l’ossidazione dovuta essenzialmente all’esposizione alla luce. Se si vuole mettere il parquet “ovunque”(anche in cucina ed in bagno) sarebbe meglio evitare legni “teneri” o che tendono ad assorbire maggiormente l’umidità (es. faggio, acero, larice e betulla), meglio orientarsi invece verso un classico rovere, un ottimo merbau oppure altri legni molto resistenti come iroko, doussiè, wengè o anche il nuovo bambù (sia chiaro che scuro).
Inoltre la scelta della ristrutturazione del bagno con la posa del parquet deve essere portata avanti da posatori esperti che sapranno sapientemente mettere in atto accorgimenti specifici ad ambienti con un tasso di umidita' piu'elevato, considerando che l'ambiente bagno dovrebbe avere una temperatura compresa tra i 20-22 gradi e un tasso di umidita' non superiore al 70%.
Decidendo invece di mettere il parquet in luoghi non umidi o soggetti a frequenti cadute di oggetti (come in cucina) può scegliersi invece qualsiasi tipo di essenza.

Sempre piu' diffuso tra le persone ecologicamente coscienti e' il parquet in bamboo, infatti questa essenza legnosa appartiene alla famiglia delle graminacee, quindi e' botanicamente un'erba non  un albero ed e' una delle specie la cui crescita e' molto veloce, per cui aiuta a conservare le foreste, infatti si rigenera senza necessità di essere ripiantato e non richiede uso di fertilizzanti o antiparassitari.
Ha una resistenza paragonata a quella del ferro e grazie a questa eccezionale resistenza, alle caratteristiche innate della pianta, associate al trattamento all'ossido di alluminio (AlO3), fanno sì che nella prova di durezza Brinell il pavimento di bamboo superi gli altri legni comunemente usati per i parquet.
L'azienda che e' diventata leader nella produzione e nella commercializzazione del parquet in bamboo e' l'ArmonyFloor.

Inoltre questo materiale ha una lucentezza che difficilmente puo' essere raggiunta con il parquet tradizionale e viene gia' trattata industrialmente con 7 mai di vernice acrilica cosi' da rendere i singoli listelli inattacabili dalla polvere.
E' un materiale molto resistente a basso ritiro delle fibre, addirittura il 30% piu' resistente del parquet di quercia, per questo puo' essere utilizzato in qualsiasi ambiente della casa senza problemi e senza molta manutenzione.

(Parquet in bamboo)
(Parquet in bamboo chiaro)

(Parquet in bamboo scuro)
(Parquet in bamboo naturale)
Le strutture del pavimento in legno di bamboo sono tre: orizzontale, verticale e strand woven (bambu pressato).
Quando la pianta raggiunge i 4/5 anni viene tagliata in asticelle che vanno a creare il sistema orizzontale o verticale a seconda di come vengono montate sul piano di appoggio; nel primo caso, la tipologia orizzontale rende evidente il classico nodo del bamboo,donando al legno un gusto piu' esotico, mentre la tipologia verticale lascia in parte visibile la struttura del nodo rendendo il legno piu' simile alle essenze tradizionali.La tipologia strand woven, che viene ricavata solo dalla parte alta e nobile della pianta, e' del tutto simile ad un parquet tradizionale.



SCELTA o CLASSE DEL PARQUET

Quando si parla di scelta del parquet non si fa riferimento alla qualita' dello stesso bensi' al disegno delle venature; per cui si passa dal piu' pregiato e costoso "rigatino", dove le venature del legno sono perfettamente parallele tra di loro e molto precise, alla prima scelta, alla seconda scelta nota anche come "commerciale", fino al "nodino", meno caro, dove e' molto visibile un disegno del legno caratterizzato dalla nodosita' delle stesso, con venature molto diverse tra loro.

(Rovere -  Rigatino)

(Rovere - Prima scelta)

(Rovere  - Seconda scelta)

(Rovere  - Nodino)
SCHEMA DI POSA E GEOMETRIE

Le tipologie di posa utilizzate in maniera piu' diffusa sono essenzialmente tre:
  • a correre
  • a cassero regolare
  • a spina di pesce

PARQUET CON POSA ALL'INGLESE: Consiste nel posare gli elementi ad incastro e chiodati verticalmente, cosi da creare un disegno molto regolare.


PARQUET CON POSA ALL'UNGHERESE:  Il parquet a posa ungherese, prevede il taglio dell’estremità delle tavolette a 45°; in questo modo si ottiene un disegno con tavolette poste l’una con l’altra con un’inclinazione a 90°.


PARQUET CON POSA A TAGLIO PERPENDICOLARE: I listoni di legno vengono tagliati perpendicolarmente al loro verso in modo da ottenere una serie di cubetti di piccole dimensioni.
Si tratta di un tipo di posa di grande qualità. Il suo costo è abbastanza elevato, ma a lavoro finito, si avrà una pavimentazione molto resistente all’usura.


PARQUET CON POSA A TOLDA DI NAVE o "A CORRERE"
Il parquet a tolda di nave viene anche chiamato a correre ed è costituito da elementi di lunghezza differente con larghezza uguale. Gli elementi vengono posati in modo che le giunzioni di testa risultino in posizioni irregolari e diverse l’una rispetto all’altra.


PARQUET CON POSA A MOSAICO : Il parquet a mosaico è composto da piccoli elementi che posti l’uno accanto all’altro creano quadrati alternati di 30×30 centimetri.


PARQUET CON POSA ALLA FRANCESE: Il parquet alla francese è realizzato con blocchetti in legno di lunghezza diversa, disposti parallelamente tra loro.


PARQUET CON POSA A SPINA PESCE: Si tratta di elementi in legno inchiodati  in diagonale, solitamente con un angolo di 45°; le tavolette vengono messe prima in una direzione e poi nell’altra a simulare la lisca di un pesce.



FINITURE PER PARQUET TRADIZIONALE


(Parquet trattato ad olio)
(Parquet trattato a cera)


ALCUNI CONSIGLI DA RICORDARE:
  •  Al momento di scegliere l'essenza del parquet e' importante ricordare che il legno (sopratutto nel parquet massello) a contatto con la luce, si ossida e cambia colore, tendenzialmente diventando piu' scuro ad eslusione solo del teak tche ende invece a schiarirsi.
  • L'ossidazione del Doussie' puo' portare ad evidenziare in maniera evidente differenze cromatiche tra i singoli listelli.
  • Essenze come il Cabreuva, il Mutenye e l'Olivo mettono maggiormente in evidenza le cromie del legno.
  • In  presenza di sistemi di riscaldamento a pavimento e' preferibile optare per il parquet prefinito che presenta caratteristiche di stabilita' maggiori rispetto ad un parquet tradizionale.
  • In alcuni legni (Iroko, Doussiè, Merbau, Panga-Panga, Wengè) possono essere presenti micro-concrezioni minerali di colorazione variabile dal biancastro al giallo limone che tendono a scomparire con il tempo e l’ossidazione.














36 commenti:

Guidaconsumatore ha detto...
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Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Cortesemente vorrei un consiglio. Parquet pronto molto resistente e duro colore simile Iroko. da collocare in veranda.
Grazie

Unknown ha detto...

Thanks for the tips! They were really helpful!

preventivo sito web

Anonimo ha detto...

Scusate, un consiglio per una casa non molto luminosa che colore e che tipo di posa di parquet è consigliabile? Sul dare il bianco o un colore pastelli di max due lati delle stanze è chiaro il vantaggio. Grazie mille per la risposta.

Anonimo ha detto...

Buongiorno...vorrei sapere da chi si è fatto consigliare l'Architetto di San Frediano (nemmeno fosse un Comune) per scrivere un simile cumulo di inesattezze! ma come si fa, ad esempio, a scrivere (e sottolineo SCRIVERE!) che l'Iroko è tra i legni più duri? ma leggersi due schede tecniche prima di scrivere, no?! che la lamatura di un parquet deve essere fatta "entro" 15 anni ? e mi fermo qui, altrimenti dovrei scrivere un mese! a me pare un gigantesco spot pubblicitario a favore di una sola azienda e dei suoi prodotti. Invece di cancellare i commenti, fareste meglio a cambiare consulenti. Un saluto. Fabrizio

karmarchi ha detto...

Caro sig. Anonimo, ma di cosa sta parlando?architetto di San Frediano? sicuro di aver letto questo articolo?
Come amministratore del sito ci tengo a sottolineare che tutti gli articoli sono scritti da un team di collaboratori molto validi sia per professionalità che per flessibilità e dinamica progettuale, sicuramente situazioni molto lontane da sterili commenti e bagarre di basso livello.
Le preciso che questo sito non ha nessun intento pubblicitario e non riceviamo nessun pagamento a tal fine; tutti i nostri articoli sono il risultato di esperienza, duro lavoro giornaliero di cantiere, apprezzamento del lavoro di colleghi e scelta di aziende che riteniamo valide perchè sperimentate sui nostri cantieri.
Nella vita come si sa è tutto relativo e si deve dar spazio anche a stupide querelle...per cui se ritiene può anche scrivere un suo articolo (risultato della sua esperienza) e se lo riterremo valido sarà pubblicato.
Arch.Marina MAGGIULLI

Anonimo ha detto...

salve,volevo chiedervi se è normale che un palchetto incollato si alzi in più punti,mi è stato detto che è colpa dell'umidità,a me sembra che sia dovuto a una cattiva posa. saluti Marco

Anonimo ha detto...

salve è da il 10 sul luglio che aspetto una risposta sul perche un palchetto incollato si scolli in quasi tutte le stanze,a me è stato detto x l'umidità ame sembra un lavoro fatto male. saluti spero prima o poi di avere una risposta. MARCO

karmarchi ha detto...

@Maltecca
Gentilissimo Sig. Fabio,
tutti i nostri suggerimenti e consigli sono risultato della nostra esperienza e delle ns. imprese di fiducia.
Se la Sua esperienza puo' contribuire ad aiutare i ns. lettori saremmo lieti di dedicarLe uno spazio con il Suo contributo.
Grazie della Sua lettura.

karmarchi ha detto...

@Marco
Gentilissimo sig. Marco,
la Sua situazione e' comune a molte persone che hanno provveduto alla posa del parquet senza un'accurata indagine preliminare dello stato del sottofondo e/o del materiale posato.
Il sollevamento di un parquet puo' essere dovuto a molteplici fattori che dovrebbero essere valutati in fase di pre-posa.
Se Le e' stato detto che la causa potrebbe essere stata l'umidita', si sarebbe dovuto provvedere per tempo a valutare le cause di tale umidita' e risolvere il problema prima di posare il parquet.
Se si tratta di una nuova costruzione e/o ristrutturazione si sono rispettati i giusti tempi di asciugatura del massetto? che tipo di massetto le hanno posato? esistono ottimi prodotti della Leca o della Mapei a rapida asciugatura proprio per la posa successiva di pavimentazioni sensibili. Inoltre il parquet scelto aveva il giusto grado di evaporazione ed essicatura? Sono tutti fattori che dovrebbero essere valutati precedentemente.
E senza ombra di dubbio anche una cattiva posa del parquet puo' contribuire al sollevamento dello stesso.
Le consiglierei di nominare un tecnico di fiducia che Le possa redigere un parere tecnico di parte, valutando le cause del Suo problema e le eventuali responsabilita'.
Grazie per la Sua lettura.

Anonimo ha detto...

Buongiorno. 15 giorni fa, mi è stato installato/incollato un parquet massello in rovere. Lo stesso dovrebbe essere lucidato lunedì prossimo, ma ho notato che in bagno (zona trattata con massetto + autolivellante) il parquet appare di colore grigio. Cosa mi suggerisce di fare? Grazie mille in anticipo, Chiara

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

ho acquistato un appartamento che ha un parquet panga panga massello da 1.5 cm, posato 10 anni or sono. Il parque ha una superficie perfetta.

Il parquet e' trattato ad acqua. La' dove e' arrivata la luce, esso e' divenuto molto piu' chiaro che non nelle parti coperte. A seguito dello spostamento dei mobili preesistenti il parquet presenta pertanto macchie di tonalita', dallo scuro al chiaro.

Il parquet gira attorno ad una scala con struttura metallica ed, in generale, presenta varia zone di difficile accesso per la lavorazione. Poiche' la superficie e' liscia e come nuova, troverei molto vantaggioso non levigarlo ed invece operare un trattamento di colorazione superficiale atta ad omogeinizarne la superficie. La domanda e' se cio' sia possibile?

Una camera al piano superiore ha gia' chiaramente subito un trattamento di inscurimento, i listelli a cavallo fra la stanza e lo svincolo hanno infatti una doppio tono di scuro, piu' scuro nella stanza, meno scuro fuori dalla stanza. Cio' mi lascia ben sperare che il trattamento superficile sia in effetti possibile.

Dunque, in breve sunto: e' possibile omogeneizzare il colore senza intervenire con asporto di materiale?

Grazie tante per ogni risposta che vorrete fornirmi.

Cordialmente, Marco Campi.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

ho acquistato un appartamento che ha un parquet panga panga massello da 1.5 cm, posato 10 anni or sono. Il parque ha una superficie perfetta.

Il parquet e' trattato ad acqua. La' dove e' arrivata la luce, esso e' divenuto molto piu' chiaro che non nelle parti coperte. A seguito dello spostamento dei mobili preesistenti il parquet presenta pertanto macchie di tonalita', dallo scuro al chiaro.

Il parquet gira attorno ad una scala con struttura metallica ed, in generale, presenta varia zone di difficile accesso per la lavorazione. Poiche' la superficie e' liscia e come nuova, troverei molto vantaggioso non levigarlo ed invece operare un trattamento di colorazione superficiale atta ad omogeinizarne la superficie. La domanda e' se cio' sia possibile?

Una camera al piano superiore ha gia' chiaramente subito un trattamento di inscurimento, i listelli a cavallo fra la stanza e lo svincolo hanno infatti una doppio tono di scuro, piu' scuro nella stanza, meno scuro fuori dalla stanza. Cio' mi lascia ben sperare che il trattamento superficile sia in effetti possibile.

Dunque, in breve sunto: e' possibile omogeneizzare il colore senza intervenire con asporto di materiale?

Grazie tante per ogni risposta che vorrete fornirmi.

Cordialmente, Marco Campi. (marco.campi@unibs.it)

Unknown ha detto...

Buongiorno dott.ssa Maggiulli.
Le chiedo gentilmente un consiglio urgente per un parquet.
Ho comprato un parquet di quercia di Borgogna per tutto l'appartamento.
Ieri mattina hanno consegnato la merce e, purtroppo, dopo un controllo della stessa ho riscontrato tantissime macchie gialle sul legno.
Ho contattato l'azienda e mi hanno "garantito" che le macchie gialle sono dovute ad un anticrittogramma che usano per trattare il legno e che andranno via in poco tempo.
Non sono assolutamente convinto di questa risposta, infatti ho subito bloccato la messa in opera.
Per favore può aiutarmi? Che sono in realtà queste macchie gialle? Andranno via o resteranno?
La ringrazio per la cortese attenzione ed in attesa di una Sua risposta le porgo i miei più distinti saluti.

Antonio (angelkiss2015@libero.it)

Francisco ha detto...

Salve, cosa ne pensa del parquet listone giordano spessore legno nobile 2,5?? Grazie

Anonimo ha detto...

Salve, su una camera da letto la spina di pesce ungherese va messa orizzontale o verticale, dall'entrata della porta? grazie.

Unknown ha detto...

Buongiorno,
avrei bisogno di un parere circa un problema che in casa con il parquet che mi è stato installato.
Ho fatto dei lavori di ristrutturazione nella casa che ho acquistato e ho fatto togliere il pavimento che era stato incollato su 20 anni fa.In un punto c'era un dislivello che ho fatto raccordare con una livellina.
Ho fatto installare un parquet prefinito in rovere(14mm con 2.5mm di essenza) flottante interponendo il classico materassino di 2mm.
Il parquet è stato montato in tutta la casa ma sin dall'inizio ho notato che scricchiola parecchio.
Questo sia in bagno, dove è stato rifatto il massetto, sia in camera da letto dove è stato messo sul vecchio parquet.
Potete dirmi a che cosa è dovuto?
Appena rientro dal lavoro, dopo la giornata fuori, scricchiola molto, dopo averci camminato si assesta un pò ma continua a scricchiolare.
Grazie mille in anticipo

Unknown ha detto...

Buongiorno,
avrei bisogno di un parere circa un problema che in casa con il parquet che mi è stato installato.
Ho fatto dei lavori di ristrutturazione nella casa che ho acquistato e ho fatto togliere il pavimento che era stato incollato su 20 anni fa.In un punto c'era un dislivello che ho fatto raccordare con una livellina.
Ho fatto installare un parquet prefinito in rovere(14mm con 2.5mm di essenza) flottante interponendo il classico materassino di 2mm.
Il parquet è stato montato in tutta la casa ma sin dall'inizio ho notato che scricchiola parecchio.
Questo sia in bagno, dove è stato rifatto il massetto, sia in camera da letto dove è stato messo sul vecchio parquet.
Potete dirmi a che cosa è dovuto?
Appena rientro dal lavoro, dopo la giornata fuori, scricchiola molto, dopo averci camminato si assesta un pò ma continua a scricchiolare.
Grazie mille in anticipo

Anonimo ha detto...

Salve, a seguito di allagamento per rottura tubo,ho necessita di sostituire alcuni metri quadri di parquet in rovere di formato 12x12cm e spessore 0,8, formato da 5 listelli da 2,4cm afiancati. E' un parquet installato 30 anni fa ed incollato. Esiste ancora in commercio, o possibilità di trovarlo? Grazie

Michy ha detto...

Salve,sto prendendo in considerazone l'idea di acquistare un parquet in rovere taglio a sega della kerakoll. Qualcuno di voi li conosce? Cosa pensate del taglio a sega? È molto difficile da pulire?

Michy ha detto...

Salve,sto prendendo in considerazone l'idea di acquistare un parquet in rovere taglio a sega della kerakoll. Qualcuno di voi li conosce? Cosa pensate del taglio a sega? È molto difficile da pulire?

Unknown ha detto...

Buongiorno. A breve devo montare un parquet prefinito nel mio appartamento, moderno, con riscaldamento a pavimento.
Mi consigliate qualche accorgimento particolare? (tipo di parquet, montaggio, spessore, ecc. A me piacerebbe un Rovere antico. Grazie

Unknown ha detto...

Sto rifacendo un casa alcentro di Roma. Sto pensando di mettere il parquet. Il negoziantemi ha proposto tek di prima scelta di una ditta si chiama Bruno. Come sono come ditta?

Un altra domanda - i pezzi proposti sono grandi 16 cmper 90/120cm. Questa misuradeveessereper forza messo "a correre"? O sipotrebbe mettere anche diagonali o spina di pesce?

Anonimo ha detto...

PER MOBILI INGLESI CHE PARQUET DOVREI METTERE DUSSIE O TEK?

Anonimo ha detto...
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Unknown ha detto...

questo è l'articolo che stavo cercando. quest'anno mi sa che dobbiamo cambiare i pavimenti. all'inizio ero indecisa, mi sono fatta un'idea sui vari tipi su Casina Mia e ho capito che il parquet è quello che mi piace di più. Un'amica ha quello a tosa di nave e fa proprio un bell'effetto, mi sa che sceglierò quello. Grazie per i chiarimenti!

Anonimo ha detto...

Buonasera, causa allagamento purtroppo tutta la zona notte (corridoio e tre stanze) in parquet Arfromosia Zambia è stata colpita. Le liste di parquet si sono sollevate in più zone. Il parquettista ci propone listoni prefiniti in Iroko. Pensa possa essere esteticamente una buona soluzione posarlo in corridoio e stanzetta adiacente (zone più colpite), e invece riparare (con conseguente lucidatura) le altre due camere? Ci sarebbe una differenza di dimensioni dei listelli (prefinito Iroko 90mm x750mm e nostro Afrormosia Zambia 60mmx310mm) e forse di colore. Mille grazie per la sua risposta. Irena

Fortunata ha detto...

Buonasera, volendo accostare un prefinito ad un pavimento in olivo ( levigato )già esistente su cosa mi potrei orientare?

Alessandro ha detto...

il parquet può essere montato su un precedente pavimento di marmittoni?

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

buongiorno, sono un parchettista 50 anni sperienza vorrei dare un giudizio in merito alla essenza in discussione bamboo un finto legno senza anima in paragonabile ai legni che hanno fatto storia del parquet.

Unknown ha detto...

Giusto!

Anonimo ha detto...

Buongiorno è possibile sbiancare un parquet rovere naturale degli anni 80 in fase di recupero? Con delle vernici apposite?

Dandy ha detto...

Buongiorno, ho comprato casa e non ho ancora capito se il parquet che c’è nella zona notte è un doussie o un iroko. Come faccio a saperlo?
Grazie

Unknown ha detto...

Buongiorno, ho avuto una perdita in bagno dove ho il teck dopo cinque mesi fra riparazione, ecc.... finalmente il parchettista ha chiuso tutto, levigato e verniciato. Dopo due mani in due gg diversi sono venuti dei puntini.... tanti, ora mi trovo che il parchettista ha dovuto di nuovo levigare, ma i punti si vedono ancora e dovrebbe di nuovo vernicare..... Prima non c'erano, da che è dovuto? sporcizia? Grazie

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